Oltre un centinaio di sacerdoti uccisi tra il 1944 e il 1947. Solo una piccola parte di loro aveva simpatizzato per il fascismo. La giustizia sommaria colpì soprattutto degli innocenti. In diversi casi d'omicidio "politico" si mescolarono, infatti, regolamenti di conti privati.
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La strage delle tonache fu - sostiene l'autore - un piano preordinato: attraverso questa ipotesi si snoda una ricostruzione storica, che con dovizia di particolari e di documenti denuncia un'Italia del dopoguerra avvelenata dai cadaveri d'innumerevoli vittime innocenti, massacrate dalla furia comunista e dimenticate dalla stessa Chiesa, che scelse di somministrare funerali clandestini, preferendo celebrare la retorica della Resistenza.
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