Il libro racconta la storia di Peppino Impastato un giovane nato a Cinisi, piccolo centro vicino a Palermo, che rompe con il padre, che lo caccia di casa e, forte delle sua formazione comunista, avvia un'attività politico-culturale contro il silenzio e le diffuse connivenze mafiose.
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Dalla protesta in piazza ai giornali volanti, alle manifestazioni improvvisate, Peppino arriva infine all'uso politico di una radio libera autofinanziata. Radio Aut, dai microfoni della quale fa nomi e cognomi, denuncia interessi che ruotano intorno all'ampliamento dell'aeroporto di Punta Raisi, mettendo con le spalle al muro il boss Tano Badalamenti che, per ritorsione, ne commissiona l'assassinio. Il 9 maggio 1978 a Cinisi viene ritrovato il corpo senza vita di Peppino Impastato. L'evento non crea all'epoca molto scalpore "sepolto" da un'altra tragica notizia, il ritrovamento, in via Caetani, del cadavere di Aldo Moro. L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti, dopo quattro anni di processo, è condannato all'ergastolo come mandante e responsabile dell'omicidio di Peppino. Salvo Vitale è nato a Cinisi il 16 agosto 1943. Nel 1969 si laureato in Filosofia presso l'Università di Palermo. Attualmente insegna Storia e Filosofia presso il Liceo Scientifico di Partinico (Pa). Ha attraversato lo stesso percorso politico di Giuseppe Impastato, raccogliendone in parte, l'eredità, dopo la sua morte. Ha collaborato a diversi giornali e riviste. Tra i suoi scritti: La famiglia tra realtà e desiderio, Droga e informazione, Le Torri del Distretto, Quasi un urlo di libertà.
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Descrizione
*Peppino Impastato. Una vita contro la mafia Rubbettino Editore, 18/11/2014