Ci sono uomini abituati a esprimersi solo attraverso il denaro. Uomini che non vanno liquidati con facili parole: lo sa bene Romolo Bugaro, che - oltre a essere uno scrittore ipnotizzato dal mondo - è un avvocato esperto in diritto fallimentare. Ritrarli con verità, nel bene e nel male di cui sono capaci, è la scommessa (vinta) di questo suo romanzo.
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Perché la verità non indebolisce il giudizio etico, anzi lo rafforza proprio nella misura in cui lo complica. Quando questi uomini si mettono in testa un grande affare, ad esempio di costruire una città di lusso nella provincia veneta, facendola spuntare come un fungo dall'oggi al domani, niente può fermarli. O forse si. Forse può accadere che il semplice "no" di una banca produca un effetto domino senza fine, travolgendo le esistenze di tutti, dei più potenti e dei più umili. Perché quando la valanga comincia a rotolare non c'è salvezza per nessuno. Ma non tutto è come sembra in una storia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro, dal potere al punto da apprezzare l'abilità di chi è riuscito a fregarli.