Marco Turco porta sullo schermo l'appassionata e pacifica rivoluzione che inizia nei primi anni '60 a Gorizia ad opera di Franco Basaglia, un giovane psichiatra ribelle che, per primo, ebbe il coraggio di mettere in discussione l'istituzione dei manicomi.
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Quelle che allora erano chiamate le "Città dei matti", con tutto il loro carico di orrori: letti di contenzione, camicie di forza, celle d'isolamento, elettroshock punitivi, infermieri-carcerieri e malati-carcerati, rapporti sadici fra medici e pazienti. Non luoghi di cura, ma di segregazione.