Il calcio è una cosa seria, molto spesso più vicina alla politica di quanto si possa pensare. Questa raccolta di storie lo conferma: in ogni epoca e luogo ci sono stati calciatori che non hanno avuto paura di svelare il proprio impegno, anche fuori dal rettangolo di gioco.
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Da Agustin Gómez Pagola - inviato in Unione Sovietica durante la Guerra civile spagnola e poi diventato agente del Kgb - al più famoso Sócrates, colonna della Nazionale brasiliana degli anni ottanta.La politica è entrata in campo attraverso gesti coraggiosi come quello di Carlos Humberto Caszely, bomber cileno che si rifiutò di stringere la mano a Pinochet, o romantici come la fuga dal calcio di «Javi» Poves, che alla notorietà ha preferito una vita in giro per il mondo; ma anche grazie a personalità insospettabili, come Vicente del Bosque, David Villa, Liliali Thuram e Vikash Dhorasoo, e tra gli italiani Cristiano Lucarelli, Damiano Tommasi, Riccardo Zampagna, Paolo Sollier.Spaziando dal Sudamene a alla Russia, dalla Spagna all’Italia, Peinado offre una panoramica completa sui «calciatori di sinistra» attraverso il racconto delle storie e dei conflitti che hanno segnato le loro vite.