Monica accetta insieme a una sua amica fotografa di lavorare a un supplemento per San Valentino sulle città e l'amore. Quel progetto che all'inizio sembra quasi patetico si trasforma, grazie alla loro passione per le parole e per le immagini, in un viaggio fra gli uomini amati, le storie proprie e di altri attraverso luoghi come Marsiglia, Genova, Torino, Barcellona.
[...]
Mentre ripercorre ricordi e città, Monica incontra un ragazzo che prepara cocktail in un locale alla moda. Come la menta sotto il ghiaccio e il lime del mojito servito a quel bancone, la protagonista sembra schiacciata dal nuovo amore che le offusca la mente. Le foto della sua amica, gli amici d'infanzia e dell'università, le cartoline attaccate alla bacheca di sughero, vecchi matti e saggi di un ospizio, il ballo e la musica, un film in bianco e nero, l'attenzione per la giustizia sociale e per la ricerca della verità le ricorderanno chi è e la aiuteranno a portare avanti il suo lavoro. Con una sensibilità vibrante per ogni parola e ogni momento, l'autrice cuce la storia in capitoli dai titoli folgoranti, allontanandoci e avvicinandoci a quel bancone verde menta come fossimo al fianco di ogni personaggio. Alla sua seconda prova narrativa, dopo l'ottimo esordio di Figlia di una vestaglia blu, con un tono lieve, preciso, poetico, Simona Baldanzi scrive un libro sull'amore, sui tenitori, sull'impegno civile, pieno di grazia e umanità.