Le montagne sembrano forti, solide, eterne. Ma non esiste al mondo ambiente in maggior movimento. Fiumi e ghiacci, vento e piogge, eventi sismici e vulcanici ne cambiano i connotati di giorno in giorno, e così l'uomo: l'agricoltura d'alta quota ha ceduto il posto all'industria dello sci. Alcuni villaggi si spopolano, altri conoscono nuova vitalità.
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Dov'è l'immobilismo della montagna? Dov'è la sua stabilità? Queste sono le domande che ci siamo posti al momento di pensare questo volume: perché la montagna, oltre che delle contraddizioni, è anche il luogo della complessità, ed è dalla complessità che nasce la meraviglia.