La bizzarria è una dissociazione dalla consuetudine; l'imbizzarrito è come uno straniero capitato per sbaglio a una festa di nozze. Cosi furono i profeti della scrittura sacra. Abramo si distacca da ogni appartenenza per un vagabondaggio senza fine. Per marchio di obbedienza si circoncide, primo e da se stesso. Poi salirà su un monte per scannare suo figlio.
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Per molto meno di un simile ascolto, i poeti, variante minore dei profeti, Holderlin e Walser si avvitarono dentro un esilio interno, nella tenuta stagna dell'isolamento. Sentivano le voci. A questi personaggi dedica la prima parte della sua nuova raccolta. Da Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden fino allo stesso Gesù, passando per Sansone, Giona e Noè, De Luca canta le vocazioni, le chiamate a cui i vari personaggi non hanno potuto non rispondere, a costo di passare per strambi o mezzi pazzi. Sono storie senza tempo, paradigmatiche, eppure sembrano scritte per occasioni odierne, quasi autobiografiche (per esempio Davide contro Golia).