È il 1993, e il breve tempo di questa storia trasformerà il mondo della musica, dello sport e della politica. Nanni Settembrini è una giovane guida di ostinate speranze, sempre dalla parte del torto per principio. La chiamata di intervento in un pomeriggio di mezza estate lo mette al muro.
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Non si tratta di ritrovare un turista maldestro o un escursionista sfortunato, ma una ricercata in fuga: Sara Piras, trentenne infermiera accusata di tentato omicidio, è stata avvistata in alta Valle d'Aosta e probabilmente sta cercando di far perdere le tracce tra le cime del Monte Bianco. Nanni parte con i soccorritori, setaccia sentieri e nevai, batte le piste su e giù per il massiccio. Tutto inutile: la fuggitiva pare svanita nel nulla. Nelle settimane che seguono, Sara Piras scivola in fondo alle pagine di cronaca e alle priorità delle Forze dell'ordine... ma Settembrini insiste. A togliergli il sonno non è tanto dove sia, quanto che cosa nasconda: perché ha assalito il primario dell'ospedale? Come mai l'ha soccorso dopo averlo pugnalato? Gli indizi che pian piano emergono non portano risposte ma un'altra domanda: e se Sara non fosse il mostro che tutti dipingono? Intanto, tra le mura di casa altre scosse esistenziali agitano Settembrini, a iniziare dal rapporto con Clara intorno a una decisione che cambierà le loro vite per sempre. Torna Nanni Settembrini, la guida alpina e il soccorritore già protagonista di "Una coperta di neve" e "La discesa infinita", questa volta con un'avventura ambientata durante la sua giovinezza, quando era più avventato e intransigente, ma come sempre ossessionato dal mistero più grande di tutti: l'anima degli esseri umani.