La museologia del presente spinge a ripensare la valorizzazione e la gestione delle strutture museali: oltre alle funzioni tradizionali, è rilevante evidenziare l’importanza di una progettualità etica e responsabile strutturata su piani di sviluppo sostenibile.
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Quello economico è il primo grado di sostenibilità: solo un museo gestito alla stregua di un’impresa può avere piani economici, business model e strategie su obiettivi misurabili per tenere fede alla propria mission. L’istituzione museale evolve e si relaziona con gli stakeholder e con le nuove esigenze del pubblico generico: le nuove funzioni esaltano il carattere sociale e olistico del museo in quanto offre un servizio pubblico e protegge un pubblico interesse facilitando l’inclusione, l’accessibilità, la salute e il benessere psico-fisico. I musei sono, tra gli edifici che producono cultura, quelli più inquinanti; di fatto, rimangono in funzione H24. La Biomuseologia ha come obiettivo diminuire drasticamente l’impatto ambientale nel rispetto delle linee guida del Codice dei Beni Culturali.
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