Quando Thérèse si imbatte in Raymond, un vecchio amico di cui un tempo era invaghita, è alla soglia della mezza età e la sua bellezza comincia a sfiorire. Ma i vent’anni trascorsi dall’ultimo incontro hanno segnato anche lui: si è appesantito nel corpo e soprattutto indurito nell’animo. Così, in un pranzo dominato dalla nostalgia, i piaceri della tavola finiscono per sostituire quelli della carne.
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Con un racconto malinconico pieno di tensione, Irène Némirovsky, una delle scrittrici più intense della sua epoca, getta luce sull’esperienza universale di una stagione della vita che tramonta.