Vedersi dentro è un'arte, ma anche una disciplina da apprendere e un "muscolo" da allenare. Per arrivare a giocare a cuore libero e mente aperta la partita più importante: quella della vita. Può un non vedente insegnare a chi vede come guardarsi dentro? Sì, proprio chi vive al buio dalla nascita può diventare la nostra miglior guida per imparare a vedere "oltre".
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Perché la cecità interiore è un ostacolo molto più insidioso di quella degli occhi: rabbia, vittimismo, senso di colpa e frustrazione offuscano la nostra lucidità e ci impediscono di compiere le scelte davvero giuste per noi. Daniele Cassioli ha raccolto storie, esempi, riflessioni nate dalla sua esperienza personale di sportivo e di formatore per poi offrircele, non come un maestro che sale in cattedra ma come un amico che ci accompagna col sorriso in un percorso di crescita e consapevolezza. Un percorso che parte dalla teoria del "piano inclinato", che ci porta a ripetere una routine anche se per noi è dannosa, e arriva a riconoscere la paura come la vera "disabilità", per poi focalizzarsi sulle passioni che muovono i nostri istinti migliori e individuare infine un "equilibrio dinamico" che rappresenta il giusto approccio mentale alle situazioni che ci troviamo di fronte. Insegnare al cuore a vivere in armonia con il mondo e valorizzare quelle qualità che ci rendono unici è meno difficile di quanto si creda comunemente, occorre solo decidere di fare il primo passo.