«Sta bene la tua mamma con i capelli corti.» «È una parrucca, le hanno trovato una pallina nel seno e le stanno facendo delle punture velenose che le hanno fatto cadere tutti i capelli.» Poteva essere una mattina come tante altre. Sabrina si è alzata presto, si è lavata i capelli, si è truccata con cura. Da lì a poco avrebbe scoperto l'esito della sua biopsia.
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«Se mi devono dire che ho un cancro devo essere bellissima», ha pensato in un istante senza tempo, stupita di quel pensiero fuori luogo e accompagnata dalla certezza che non sarebbe andata così. Poteva essere un semplice ascesso al seno, curabile con una terapia antibiotica. Invece, quel 5 febbraio 2019, la diagnosi è arrivata affilata come la punta di un coltello in pieno petto: tumore maligno. Per tre giorni Sabrina ha nascosto i suoi sentimenti a tutti, piangendo di nascosto in bagno. Poi ha affrontato lo sguardo triste di suo figlio Nino e per lui ha iniziato a combattere. Comincia così il percorso lungo e intenso di Sabrina per sconfiggere il male che rischiava di divorarla da dentro. Un viaggio che poteva essere colmo di dolore, di paura, di sconforto. Ma che Sabrina riesce a riempire con molto altro: accanto alla sofferenza dovuta alle terapie, ha lasciato spazio per le piccole, grandi gioie, come l'amore per suo figlio e una profonda comprensione di sé. Il timore di affrontare tutto da sola è stato cancellato dalla nascita di nuove, bellissime amicizie. L'angoscia dell'incertezza del domani è stata sopraffatta dalla premura con cui medici e infermieri si sono presi cura di lei. Con voce delicata, viva, sincera e coraggiosa, Sabrina racconta tutto quello che ha affrontato in un anno e mezzo di terapie, senza nascondere mai il dolore ma lasciando sempre aperta la porta alla speranza. Una storia di riscatto e di amore, un libro che porta un messaggio fortissimo a chi si trova ad affrontare questo stesso male: non sei sola.