Con lo sguardo e l’esperienza di architetto e urbanista, Tano Lisciandra viaggia per lavoro e per piacere in Italia e all’estero. Osserva le combinazioni che si formano tra le architetture, gli spazi e la gente che li percorre.
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Con la mente e con lo sguardo attraversa piazze e luoghi che conservano un’ineffabile bellezza e si domanda come mai ancora oggi dopo secoli restiamo così appagati e lieti per quella vista. Sul presente e sulle recenti trasformazioni urbane invece l’osservazione si fa attenta, pungente e scanzonata. L’autore ricostruisce storie e figure di architetti controcorrente, riportando annotazioni tecniche e umane in forma di racconti – anche scorretti e paradossali.