Nell'antica città Edo, la Tokyo feudale dello shogunato Tokugawa, il detective Hanshichi indaga su crimini ed eventi inconsueti: un attore muore sul palcoscenico in una versione troppo realistica di un classico del teatro kabuki; due loschi samurai ordiscono una vendetta; una campana anti-incendi suona inspiegabilmente notte dopo notte; una danzatrice giace morta sul suo tatami, la gola stretta da un serpentello... In una società ancora pervasa dal sovrannaturale, l'abile Hanshichi risolve i casi più misteriosi per mezzo di un deciso pragmatismo e di una fine conoscenza della psicologia umana, approfondita vivendo a stretto contatto con la gente comune. I quattordici racconti, qui proposti in una nuova edizione, restituiscono la pienezza e la vivacità del Giappone di fine '800: le strade, i santuari, le case di piacere, le stazioni termali, le dimore dei samurai, le cerimonie conviviali. Un mondo ormai tramontato che Okamoto Kido tratteggia con la stessa sensibilità di Hiroshige o Hokusai. Prefazione di Ikuko Sagiyama.