Stiamo pensando a un caro amico che non sentiamo da tanto tempo, e decidiamo di chiamarlo; proprio in quel momento squilla il cellulare, e il suo nome lampeggia sul display... Alternando la trattazione teorica al racconto di esperienze di vita vissuta, Jan Cederquist riprende e illustra un concetto già elaborato da Jung, quello di "sincronicità".
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Esso spiega l'esistenza di eventi contemporanei così particolari da non poter essere liquidati come coincidenze casuali: sono invece il frutto di un'interazione tra psiche, materia, tempo e spazio. Talvolta questi eventi possono essere interpretati come "segni" e guidano le nostre scelte. Per Cederquist esiste una coscienza collettiva o addirittura cosmica con la quale le nostre coscienze individuali sono in relazione: ecco perché possiamo esercitare un'influenza sulle nostre vite e sul mondo.