Il romanzo è la storia di un terremoto spirituale senza misticismi, di un'azione terroristica dell'anima. Ne è protagonista la giovane Francesca, l'inquietudine sorda e testarda che la spinge a provare la resistenza dei confini che delimitano la sua vita: la famiglia borghese, le certezze della scienza, l'ineluttabilità della morte.
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Francesca è iscritta a fisica, ma gli studi universitari sono un'ulteriore conferma di un grande vuoto, di una sfibrante febbre senza sintomi. All'età adulta non si arriva per gradi: ci vuole un taglio secco che spinge le "cose" di lato, in alto, in basso. Ci vuole uno spacco dopo il quale le cose possono ricomporsi con l'allarmante trasparenza visionaria dell'infanzia.