La rabbia è femmina. Ed è un sentimento latente e molte volte represso che si può governare con grande soddisfazione. È il risultato dei traumi fisici ed emotivi - abusi, perdite, carenze - vissuti nell'infanzia che, restando imprigionati nel corpo, accumulano un'energia dirompente ma ingabbiata che genera solo malessere.
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Quante di noi soffrono di questa situazione, ma non la affrontano adeguatamente? Anzi la travestono in uno dei sei modi che questo saggio illustra - dominio, provocazione, distrazione, dedizione, dipendenza e depressione - perché sia accettabile socialmente? Serio e documentato, ricco di numerosi questionari di autovalutazione, questo libro è un viaggio di profonda introspezione per capire, analizzare e approdare infine a possibili soluzioni. È un percorso verso la libertà, liberate dai fardelli che il tempo ha reso sempre più pesanti, per sfruttare con intelligenza il potenziale straordinariamente arricchente della nostra rabbia. Guidate dai consigli dell'autrice, creati ad hoc per ogni tipologia d'intervento e testati nei suoi seminari, potremo ritrovare l'equilibrio e la serenità attraverso pratiche spirituali e fisiche che spaziano dalla meditazione alla danza, dalla fisioterapia all'esercizio del perdono e della compassione. Un punto di partenza per una radicale trasformazione personale.