"Chiudi il gas e vieni via!" era l'esortazione di un avventuroso caballero alla sua bella, in un Carosello a cartoni animati, di quando ero piccolo. È diventata ia mia frase simbolica, il sottotitolo della mia introspezione psicoterapeutica, il mio mantra.
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In effetti io sono di quelli che non vorrebbero mai uscire di casa, e che quando sono proprio costretti a partire per un viaggio chiudono il gas, perché non si sa mai. Lo chiudo, poi controllo d'averlo chiuso e lo richiudo, poi non mi ricordo se si chiude girando di là o di qua, e lo riaccendo e lo richiudo... Il fatto è che io sono pigro, fifone e assolutamente sedentario. Se non fosse stato per Syusy io non sarei mai andato da nessuna parte. Le versione secondo cui mi ha convinto a partire per il nostro primo viaggio da turistipercaso regalandomi una telecame-rina e convincendomi che non si trattava di una vacanza, ma di un lavoro, è letteralmente vera. Poi Giovanni Minoli ha mandato in onda il filmato sulla Rai e mi hanno incastrato. Mi è toccato viaggiare. Anche dare alle stampe un libro è come uscire di casa. E infatti anche stavolta mi ci hanno costretto. Oscar Marchisio è un amico, editore per caso: in realtà è un sociologo-tuttologo a sua volta viaggiatore vero. Ha praticamente preso dalla memoria del mio computer tutta una serie di appunti scritti nel tempo per il sito turistipercaso e velistipercaso o per riviste varie, e me li ha fatti trovare stampati, per di più con la prefazione di un insigne geografo. Io non ho neanche il coraggio di rileggerli. Se qualcuno dovesse leggere questo libro fino in fondo, mi faccia sapere com'è...