La sera del 6 novembre 1944, il sindaco di Racalmuto viene assassinato con un colpo di pistola mentre passeggia in piazza. I carabinieri riescono ad arrestare l'omicida dopo una notte di indagini: furono aiutati da numerose testimonianze che portavano a uno zolfataio che aveva motivi di rancore contro il sindaco.
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Ai racalmutesi apparve subito chiaro che l'assassino non era lo zolfataio, incastrato da testimonianze di gente divenuta improvvisamente loquace, ma qualcun altro che si voleva assolutamente coprire anche a costo di mandare in galera un innocente. Savatteri, basandosi su quell'antico fatto di sangue, ha scritto un romanzo, non per indagare sul crimine o sull'errore giudiziario, ma per "dire" lo stato delle cose.